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The Lone Ranger - curiosità sul film (parte 1)

05/07/2013 | News |
The Lone Ranger - curiosità sul film (parte 1)

Sono tantissime le curiosità che accompagnano l'uscita del film The Lone Ranger, l'ultimo gioiello di avventura e divertimento firmato dalla Disney. In più articoli cercheremo di svelarvene il più possibile…ma iniziamo:

The Lone Ranger esce nelle sale cinematografiche nel 2013, esattamente 80 anni dopo che la prima comparsa del personaggio nell’etere grazie alla stazione radio WXYZ di Detroit, Michigan, il 30 gennaio 1933. E, altra coincidenza, Detroit è la città in cui il produttore Jerry Bruckheimer è nato e cresciuto!

Due comparse vestite nei costumi dell’epoca per la sequenza della Wild West Exhibition erano Ann Simon e la sua bambina di 10 anni Jenna Jewell Simon, rispettivamente la nipote e la pronipote di James Jewell, che ha diretto la primissima trasmissione della serie radiofonica The Lone Ranger il 30 gennaio 1933, e molte altre a seguire.

La creazione della maschera di Lone Ranger ha richiesto molte prove ed errori da parte della divisione makeup di Joel Harlow, con dieci disegni diversi e sette prove con l’attore Armie Hammer. La versione finale è stata stampata sotto vuoto proprio sul viso di Hammer ed è stata realizzata in una pelle di capra molto morbida.

Lo scenografo del film Mark “Crash” McCreery è stato così pragmatico da intagliare a mano i petroglifi dei Nativi Americani che decorano la cornice in legno attorno al diorama del Vecchio Tonto nel tendone della Wild West Exhibition e ha dipinto personalmente i simboli che compaiono sulle pareti della galleria ferroviaria lunga 60 metri che ha progettato, costruita a Creede, Colorado.

Per portare in vita il mondo che Mark e Gore avevano immaginato per The Lone Ranger, il personale della divisione artistica di McCreery era composto da sei direttori artistici, undici scenografi, due illustratori, un artista scenico, diversi storyboard artist, due graphic designer, due modellisti, un coordinatore della ricerca, un assistente di produzione della divisione artistica e 274 membri della squadra di costruzione.

Dodici strutture a grandezza naturale
comprendevano la città di Colby, Texas, costruita a Rio Puerco, Nuovo Messico, inclusa una stazione ferroviaria, una stalla, un saloon, un affittacamere, una banca, un ufficio dello sceriffo e diversi negozi.

Costruito vicino a Colby c’era il set per un’altra città destinata ad avere un carattere diverso, Promontory Summit, Utah, costruita in legno e mattoni, più solida rispetto alla più decadente Colby. La cittadina era un elemento cruciale nella ricostruzione della famosa cerimonia di Golden Spike che ha avuto luogo il 10 maggio 1869, quando i treni della Union Pacific e della Central Pacific si scontrarono frontalmente dopo il completamento della Ferrovia Transcontinentale.

Il set colorato e meravigliosamente bizzarro di L’inferno su ruote è stato prefabbricato nei laboratori artistici di Albuquerque per cinque settimane e poi, nel corso di altre sei settimane, è stato montato tra le colline di Lamy, Nuovo Messico. Il risultato finale è una fantastica cornucopia popolata da una splendida e bizzarra combinazione d’incantatori di serpenti, fenomeni da baraccone, mangiatori di fuoco, mercanti di tè, medici che curano disturbi intestinali, dentisti, fanatici religiosi e operai della ferrovia, il tutto allestito sullo sfondo di tende sontuose, palchi e banchetti fatiscenti dominati dagli esterni imponenti dello Spettacolo itinerante di Red.

La scenografa vincitrice dell’Academy Award® Cheryl Carasik ha ricevuto consigli sull’allestimento dei locali di Red Harrington dalla stessa Helena Bonham Carter, che interpreta la proprietaria del saloon. Tra le richieste della Carter per il set c’erano un paio di manette dell’epoca, frustini, libri di medicina coerenti con gli anni 1860 e alcuni libri osé che mostravano poco più di spalle scoperte.

Il set della miniera di Sleeping Man, costruito nella montuosa Creede, Colorado, a un’altezza di oltre 2.740 metri sul livello del mare, è stato progettato per fondersi con gli edifici storici cittadini realmente esistenti della miniera di argento del XIX secolo. Le nuove strutture comprendevano una galleria ferroviaria lunga 60 metri con un fronte roccioso (artificiale) alto 12 metri, un chilometro e mezzo di binari ferroviari, binari sopraelevati e supporti per i carri minerari e baracche per i minatori che, sebbene di nuova costruzione, sembravano abbastanza vecchie da sfasciarsi in qualsiasi momento.

continua...

 


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